21 Novembre 2024
Cosa vuol dire avere una casa intelligente? Di certo non ordinerà la pizza per voi ma sicuramente vi sarà d'aiuto per non dimenticare di spegnere il riscaldamento e vi farà risparmiare sulla bolletta spegnendo le luci in base alla luminosità ambientale.

logo_konnexCosa vuol dire avere una casa intelligente?

Di certo non ordinerà la pizza per voi ma sicuramente vi sarà d’aiuto per non dimenticare di spegnere il riscaldamento e vi farà risparmiare sulla bolletta spegnendo le luci in base alla luminosità ambientale. Un sistema domotico è paragonabile ad un pc assemblabile dove tutti i dispositivi comunicano tra di loro tramite un cavo. Ogni sistema ha un suo protocollo con cui vengono defeniti linguaggi per la comunicazione tra un dispositivo e l’altro.

Ci sono principalmente due tipi di sistemi domotici: centralizzati e non centralizzati. La differenza sostanziale è che nei non centralizzati i singoli dispositivi hanno una logica a bordo e non hanno bisogno di essere comandati da una unità centrale. In parole povere non esiste un “Capo” ma tutti comunicano con tutti seguendo una logica sequenziale. Ad esempio: il sensore di luminosità segnala luce scarsa così invia in Broadcast (ovvero a tutti gli altri dispositivi) un indirizzo e un valore. Il dispositivo intercetta questo messaggio e si accende. Ovviamente per poter comunicare c’è bisogno che i dispositivi parlino la stessa lingua.

Uno dei protocolli più utilizzati per la domotica è il protocollo Konnex (KNX) che è standard aperto per l’automazione degli edifici ed è, a tutt’ora, lo standard usato dalle più grandi aziende quali la Siemens, la ABB, Vimar…etc. Questo vuol dire che un dispositvo Siemens può tranquillamente comunicare con uno ABB e viceversa con ovvi e notevoli vantaggi.

Sul sito dell’associazione KNX è possibile reperire altro materiale informativo.

1 thought on “Sistemi e protocolli attuali per la domotica

  1. La domotica è forse l’unico settore su cui investono le imprese produttrici di impianti elettrici per aumentare le proprie prospettive di guadagno e nel quale sono pronte a fare sperimentazione.
    Le molteplici possibilità che offre sono però frenate dal costo finale dell’impianto domotico, se non proibitivo, perlomeno impegnativo per molti.
    Altre difficoltà nascono spesso dalla mancanza di aggiornamento delle aziende più piccole, spesso a carattere familiare, le più diffuse in Italia nonché dalla predisposizione del cliente, che non sempre è pronto a ricevere una casa automatizzata, soprattutto se si parla dei meno giovani.
    Un compromesso è possibile? E’ quello che si sta chiedendo il mercato, con nuove ricerche e iniziative, soprattutto con la “sensibilizzazione” e la promozione della casa intelligente.
    A questo indirizzo http://www.elektro.it/costi_domotica/costi_domotica_01.html si trovano informazioni utili e punti di vista interessanti.

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